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-Ritratti sul palco-

Portraits on stage

Music & emotions

in

black & white

Frontstage goes INTERNATIONAL

La mostra di fotografie tratte dal libro "FRONTSTAGE-Ritratti sul palco" approda in Svizzera, a Morcote-Lugano.

Potrete ammirare dal vivo 28 scatti dal libro e 4 scatti inediti di David Bowie!


Raggiungeteci il venerdi, il sabato e la domenica, fino al 17 luglio.
A presto !

www.visitmorcote.ch

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Frontstage finalmente diventa un libro!

Tempo fa abbiamo aperto un crowdfunding, una forma di "finanziamento dal basso", per poter avviare il progetto alla pubblicazione. Siamo felici di annunciarvi che...ce l'abbiamo fatta !


Chi ha aderito al crowdfunding ha già ricevuto la sua copia del libro, che ora è possibile trovare anche nelle migliori librerie in tutta Italia!
Il libro potrà anche essere richiesto direttamente all'editore CROWDBOOKS andando

SULL'APPOSITA PAGINA o tramite i canali online di Hoepli, Mondadori, Feltrinelli,

IBS, Libraccio e tanti altri.

Ringraziamo un sacco quelli che ci hanno supportato sin dall'inizio di questa avventura aderendo al crowdfunding. E' grazie a voi che questo libro sta vedendo la luce. Avete tutta la nostra riconoscenza e il nostro amore !

Oltre 120 immagini, in bianco e nero, in un libro fotografico di inediti.
Una selezione di scatti tratti da concerti degli anni '80-'90.
FRONTSTAGE – Ritratti sul palco” è tutto questo.
E anche di più.

Il materiale, in pellicola e stampe in bianco e nero, che giaceva nei cassetti d'archivio sta prendendo la forma. Ma abbiamo bisogno di voi tutti!

 

Grazie alla piattaforma CROWDBOOKS la raccolta sta passando dalle pellicole alla carta.


In questa impresa ho avuto, per la stesura dei testi, la collaborazione di un gruppo di amici di provata competenza :
musicisti come Omar Pedrini (ex Timoria e artista solista) e Flavio Ferri (Delta V e poliedrico produttore); giornalisti musicali come Fausto Pirito e Eddi Berni; uno scrittore/narratore come Federico Scarioni (già coautore con Omar Pedrini di "Cane sciolto") e Claudio Trotta, promoter di eventi nonché manager di Barley Arts.

Copertina_FRONTSTAGE_copy.jpg

 Tanti anni fa leggevo questo “La fotografia è muta, la musica è cieca: ma che spettacolo, che fuochi d’artificio quando queste due arti diverse s’incontrano”.
 Si sono cercate, si sono trovate, si sono amate, non si sono più lasciate.
 Pare impossibile immaginare un’epoca nella quale i volti dei musicisti fossero del tutto sconosciuti, tranne ai pochi che li ascoltavano eseguire dal vivo le loro composizioni.

 Le copertine dei dischi, le riviste di spettacolo e i poster nelle camere degli adolescenti furono l’altare di quello splendido connubio.

 Come si fotografa la musica? Scatti mentre sei immerso nell’onda sonora che ti avvolge come l’incenso, ma quel che viene fuori sono statue di santi con le mani su una chitarra, madidi di sudore, con un microfono tra le dita o con le guance paonazze e gonfie soffiando in un sassofono.

 

 In queste foto, che sono solo una parte dell’archivio su pellicola, si mettono insieme stili diversi, scompigliando personaggi e generi, gli strumenti, le luci, gesti ed eventi visuali che senza la fotografia non avrebbero senso, né memoria... e poi gli occhi del musicista, che solo il fotografo raggiunge così da vicino.

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Un abbraccio, un ménage passionale.

 Years ago I read this: “Photography is mute, music is blind: but how stunning, which fireworks come up when these two different arts blend".

 They looked for each other, they found each other, they loved each other, they never left each other.

 It's everything so natural now that it seems impossible to imagine an era in which the faces of musicians were completely unknown, except for the few who listened to their music performing live.

 Record's covers, music magazines and posters in teenagers rooms were the altars to that wonderful bond.

 How do you photograph music? You shoot while you are surrounded by the sound wave that wrapped you like incense, but what comes out are statues of saints with their guitar, dripping sweat, with a microphone in their fingers, or with purple and swollen cheeks blowing in a saxophone.

 

 In these pictures, which are a small part of the on-film archive, they put together different styles, muddling characters and genres. Instruments, lights, gestures and visual events that would not sense without photography, nor memory... and musician's eyes, which only the photographer reaches so close.


A big hug, a passionate ménage.

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